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Malagò: vittoria del Paese. Le svolte: cambio della presentazione alla vigilia, Dab dance Goggia-Moioli

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Moioli GoggiaIl successo di Losanna è raccolto in un corollario di dichiarazioni che parlano al cuore e raccontano verità soffocate dall’attesa. Una liberazione dopo giorni di lavoro appassionato, di promozione incessante, di diplomazie disseminate per il mondo a raccogliere consensi per una candidatura forte e avveniristica.

 

Il successo del sistema Paese venne sintetizzato dalle parole del Presidente del CONI, Giovanni Malagò, nella conferenza stampa successiva all’assegnazione dei Giochi Olimpici e Paralimpici del 2026 a Milano Cortina.

 

"Sono molto emozionato, è un risultato molto importante non solo per me ma per l'intera nazione. Sono davvero orgoglioso di questa squadra che abbiamo creato tutti insieme senza differenze di colore politico. All'inizio è stato abbastanza complicato, ma allo stesso tempo devo ringraziare chi ha avuto fiducia nella mia persona. Voglio ringraziare, tra gli altri, i sindaci di Milano e Cortina Giuseppe Sala e Giampiero Ghedina, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che è stato incredibile, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, che è una magnifica persona, il compagno di avventura e Presidente del CIP, Luca Pancalli, e il sottosegretario con delega allo Sport Giancarlo Giorgetti, positivo per noi fin dall'inizio, nonostante le difficoltà iniziali nel governo, Un grazie, ovviamente, anche ai nostri membri CIO, ai Presidenti Federali, agli imprenditori, agli stakeholder e a tutte le rappresentanze territoriali che hanno contribuito al successo. Volete sapere se mi ricandido alla Presidenza del CONI? Si. Aspettavo il verdetto: questo è il mio mondo e non lo lascio, fosse andata male avrei fatto un passo indietro. Oggi abbiamo dimostrato di essere un'istituzione modello, tutto il mondo ci invidia. Una delle chiavi per la vittoria è arrivata due giorni fa quando abbiamo cambiato la presentazione aggiungendo passione, poi il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che è stato fantastico, e infine queste giovani atlete, vere protagoniste di uno o più voti dopo la presentazione di oggi, perfetta rappresentazione del mio Paese", concluse citando "gli exploit decisivi di Arianna Fontana, Manuela Moioli, Sofia Goggia e Elisa Confortola, campionesse in pista e sul ghiaccio e protagoniste assolute sul palco dello Swiss Center". Applausi per l'inglese fluente e per quel gesto della Dab Dance targato Moioli-Goggia che ha scaldato anche i cuori più glaciali, calamitando qualche voto sospeso, dopo un lungo conciliabolo avvenuto dietro le quinte. Il punto esclamativo, il marchio di fabbrica su un successo indimenticabile. Tre olimpioniche e un oro agli EYOF, il presente e il futuro del movimento, il volto bello e vincente dell'Italia che conquista il mondo a cinque cerchi.


L'attesa, la gioia e le emozioni del successo di Losanna: il racconto di un'impresa speciale

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Losanna1annodopoIl gusto della vittoria inebria ancora il cuore. Avvolge l’anima e rivive nella mente, come un loop infinito che pensi di recitare a memoria ma scopri sempre diverso, perché ogni volta più bello. È passato un anno da quel 24 giugno 2019 che ha scritto una pagina indelebile dell’Italia grazie allo sport. Milano Cortina 2026 diventa realtà nel consesso CIO allo Swiss Tech Convention Center di Losanna, la Svezia ammaina - con onore - la bandiera, i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali tornano nel nostro Paese. (Foto Pagliaricci GMT Sport)

 

Questa, tutta d’un fiato, la cronaca di una giornata indimenticabile di cui è bello riaccarezzare i dettagli, la trama, la suspense, l’atmosfera solenne, prima, e la festa sfrenata, poi. È la notte interminabile dell’attesa e del dossier da ostentare con orgoglio, è l’esame superato a pieni voti, è un crescendo inarrestabile di emozioni. Scintillanti come la gioia letta negli sguardi, fieri, di una delegazione accomunata da un senso di appartenenza più potente di ogni ideologia, omogeneo oltre ogni distanza, che rende uniti che più forte non si può. Una squadra insuperabile, stretta intorno a una scelta cromatica univoca: quel verde, bianco e rosso che fa la differenza e anche la storia.

 

Milano Cortina 2026 - la quarta edizione dei Giochi Olimpici ospitata in Italia, dopo Cortina 1956, Roma 1960 e Torino 2006 - oggi è un progetto che veleggia verso l’obiettivo dopo aver costituito la Fondazione e scelto la governance. Lavora in funzione di un percorso ambizioso in linea con il cronoprogramma iniziale, anche grazie all’impegno del Governo che – durante il lockdown - ha approvato la Legge Olimpica nei tempi previsti. Un concentrato di buoni propositi che hanno conosciuto la loro alba un anno fa, in una giornata interminabilmente bellissima che rivive attraverso il minuzioso resoconto del trionfo, tratto proprio dall’articolo apparso sul sito del CONI.

 

…”La candidatura tricolore è stata illustrata in mattinata – a porte chiuse - dal Presidente del CONI, Giovanni Malagò, dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Giancarlo Giorgetti, dalla campionessa paralimpica (estiva e invernale) Francesca Porcellato, dalla coordinatrice del progetto, l’olimpionica Diana Bianchedi, e dal campione a cinque cerchi e Sottosegretario ai Grandi Eventi della Regione Lombardia, Antonio Rossi, dal Segretario Generale del CONI, Carlo Mornati, con chiusura affidata al Presidente Malagò. Nel corso della presentazione è stato proiettato anche un video con gli interventi del Governatore della Lombardia, Attilio Fontana, e il Sindaco di Cortina, Gianpietro Ghedina. Il Presidente del CIO, Thomas Bach, nello step successivo legato alle domande dei membri partecipanti alla Sessione, ha definito la presentazione tricolore "eccellente", giudizio ribadito anche da altri esponenti del Comitato Olimpico Internazionale nell'incipit dei loro quesiti.

 

La nutrita delegazione italiana si è arricchita nel pomeriggio del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che si è unito al Sottosegretario Giancarlo Giorgetti e al Sottosegretario Simone Valente. Presenti anche campioni olimpici e mondiali, del presente e del passato, testimonial dell'eccellenza tricolore nel mondo, oltre ai Presidenti di Inter e Milan e tanti altri dirigenti, imprenditori ed esponenti delle istituzionali dei territori coinvolti nel progetto. Prima dell’Italia era stato il turno di Stoccolma Are (per sorteggio).

 

Nel pomeriggio è invece andata in scena la presentazione finale, l’ultimo passaggio di un percorso costruito intorno a un progetto avveniristico. Il Presidente del CONI Malagò ha aperto lo step decisivo insieme al Presidente del CIP, Luca Pancalli. Un duetto incisivo che ha messo in evidenza le peculiarità del bid, modellato sull’Agenda 2020 e sui concetti cardine che la caratterizzano. I riflettori si sono poi spostati sul Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e sul Governatore del Veneto, Luca Zaia, attraverso un’incalzante alternanza capace di mettere in evidenza le caratteristiche di forza dei territori e i programmi a medio-lungo termine pianificati per esaltare i valori e gli obiettivi vicini alle istanze del movimento olimpico. Il tricolore sullo sfondo ha fatto da preludio all’intervento del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha evidenziato l’importanza dello sport per il Paese e il pieno supporto del Governo relativamente al progetto olimpico, la strada migliore per costruire un futuro ambizioso. Sugli schermi dello Swiss Tech Convention Center è stato quindi proiettato l’appassionato messaggio di sostegno del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha voluto enfatizzare l’importanza dei valori olimpici e lo straordinario vettore rappresentato dai Giochi Olimpici per promuoverli e accoglierli, grazie alla passione e all'ospitalità che caratterizzano l'Italia.

 

Sono stati quindi i protagonisti sul campo a prendersi la scena, con due olimpioniche Sofia Goggia e Michela Moioli, protagoniste di un simpatico tandem, unite dal ricordo del trionfo e dall’ambizione del nuovo traguardo da raggiungere. Un video emozionale sulle bellezze e le eccellenze del Paese ha anticipato l’intervento di un’altra olimpionica, la portabandiera e oro a PyeongChang 2018, Arianna Fontana, che ha indugiato sulla centralità attribuita agli atleti nell’ambito del dossier italiano, passando poi il testimone alla più giovane rappresentante della delegazione, Elisa Confortola, oro agli Eyof 2018 nello short track. È stata lei a chiudere il cerchio, lei che sogna di coronare la sua carriera vivendo il progetto olimpico in casa, a Milano Cortina 2026. La consegna del diploma a Malagò, per l'impegno profuso nella realizzazione della candidatura, ha rappresentato il passaggio finale. Il Presidente della Commissione di Valutazione del CIO, Octavian Morariu, ha effettuato un intervento per rimarcare l'incidenza dell'Agenda 2020 sui numeri, i costi e i bid di entrambe le candidature. Tra poco il voto degli 82 membri del CIO e la lunga attesa. Alle 18 l’annuncio del vincitore. E l'esplosione di gioia che scrive la storia. Di verde, bianco e rosso”. 

 

Il 2 luglio riunioni di Giunta e Consiglio Nazionale

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FORO19

La 1102ª riunione della Giunta Nazionale del CONI si terrà giovedì 2 luglio 2020 a Roma, presso il Foro Italico, con inizio alle ore 10.

 

Questo l'ordine del giorno:

 

1) Verbale riunione del 14 maggio 2020

2) Comunicazioni del Presidente

3) 275° Consiglio Nazionale CONI

4) Attività Olimpica e Alto Livello

5) Attività Federazioni Sportive Nazionali – Discipline Sportive Associate – Enti di Promozione   Sportiva – Attività Antidoping

6) Affari Amministrativi 

7) Varie e proposte dei membri della Giunta Nazionale

 

 

Il 275° Consiglio Nazionale del CONI si riunirà giovedì 2 luglio, con inizio alle 15.30, a Roma - presso il Foro Italico - per discutere il seguente ordine del giorno:

 

1) Approvazione verbale riunione del 25 febbraio 2020

2) Comunicazioni del Presidente

3) Attività FSN-DSA-EPS

4) Affari Amministrativi - Bilancio

5) Varie

 

L'accesso al Salone d'Onore, garantito nel rispetto delle vigenti disposizioni governative chiamate a fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID 19, non sarà consentito ai non aventi diritto a partecipare al Consiglio Nazionale. 

Educamp CONI, già 147 adesioni di associazioni e società sul territorio. Liguria e Veneto Regioni leader

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Educamp1Gli Educamp fanno il pieno di consensi. La decisione del CONI di condividere con le realtà sportive del territorio approccio e metodologia del collaudato format, con lo scopo di supportare gli Organismi Sportivi, le associazioni e la società dilettantistiche in questo difficile momento di ripresa dell’attività, ha già riscontrato l’interesse di 147 Associazioni, numero destinato a crescere ancora nei prossimi giorni. 

 

Gli Educamp CONI sono centri sportivi multidisciplinari rivolti ai giovani di età compresa tra i 6 ed i 14 che, nel periodo estivo, hanno la possibilità di entrare in contatto con la ricchezza delle tante discipline sportive sperimentando, con insegnanti qualificati, l’attività motoria pre-sportiva e sportiva con criteri e metodologie adeguate allo sviluppo della persona e all’avviamento e orientamento allo sport.

 

Tutti gli operatori sportivi coinvolti - laureati in Scienze Motorie o diplomati ISEF con qualifiche federali specifiche – sono stati formati con un corso obbligatorio a cura dei Comitati Regionali al fine di mantenere uno standard di formazione d’eccellenza.

 

Le attività vengono svolte in spazi sportivi all’aperto che possano garantire tutte le misure di tutela della salute e contenimento del rischio dettate dalle Linee Guida Nazionali, Regionali e da quelle contenute nei protocolli redatti dalle FSN, DSA, EPS.

 

La grande novità dell’edizione 2020 è il camp di Roma organizzato dal CONI (attraverso la Preparazione Olimpica e l’Istituto di Scienza dello Sport) in collaborazione con il Comitato Regionale Lazio per la prima volta all'interno del centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti all’Acqua Acetosa. A partire dal 6 luglio e per complessive 7 settimane i giovani potranno praticare scherma, rugby, calcio, hockey, pallacanestro, taekwondo, baseball/softball, ginnastica e triathlon, interagendo anche con i campioni più titolati dello sport italiano. Per l’Educamp di Roma è possibile effettuare l’iscrizione online attraverso l’area dedicata areaeducamp.coni.it. Per conoscere tutti i dettagli, scoprire il programma giornaliero ed avere maggiori informazioni visita la pagina dedicata (http://educamp.coni.it/educamp/sedi/sedi-regionali/educamp/208.html).

 

Sul territorio nazionale emerge una forte adesione in Liguria, con ben 33 realtà sportive che hanno sottoscritto la convenzione con il Comitato Regionale rispettando i requisiti metodologici e organizzativi richiesti. Sono invece 30 le associazioni venete che offriranno camp settimanali da qui fino ai primi giorni di settembre mentre in otto delle nove provincie siciliane sono presenti un totale di 23 Educamp, uno dei quali ha trovato sede sulla piccola isola di Vulcano.

 

Scopri tutte le sedi su educamp.coni.it

Cento anni fa nasceva Zeno Colò: il campione che rivoluzionò lo sci alpino

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Zeno Colò1Secondo Curzio Malaparte era un “maledetto toscano”. Zeno Colò, nato il 30 giugno 1920 a Cutigliano sull’Abetone (Pistoia) non era un personaggio facile ma semplicemente un grande campione di sci. Un po’ ruvido e scontroso, di poche parole, non seppe conquistarsi le simpatie di alcuni ma certamente impressionò, con i suoi risultati, i tanti appassionati dello sport della neve

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Fu il primo grande campione che lo sci italiano ricordi. La sua carriera agonistica, iniziata molto presto, fu limitata dal secondo conflitto mondiale. Figlio di un boscaiolo dell’Abetone prese a familiarizzare con gli sci forse prima di andare a scuola, tanto che a 16 anni era già nella nazionale giovanile.

 

Riprese le competizioni all'età di 27 anni e il 9 maggio 1947 a Cortina, stabilì il record del mondo di velocità sui 1000 metri (159,292 km/h) senza casco e utilizzando sci di legno, grazie alla posizione a "uovo" da lui inventata, che ha fatto la storia della specialità. Era anche un grande innovatore. Fu tra i primi a sperimentare le solette in materiale sintetico. Prese parte ai Mondiali di Aspen del 1950 dove vinse la prima medaglia d'oro italiana della storia in discesa, doppiandola in gigante e fu argento in slalom.

Due anni dopo, alle Giochi Olimpici di Oslo, si ripeté in discesa nella gara che ai tempi valeva anche come Mondiale e collezionò complessivamente 29 medaglie ai Campionati Italiani (19 ori, 3 argenti e 6 bronzi) fra discesa, slalom, gigante e combinata.

 

Terminò la carriera sportiva nel 1954, quando legò il suo nome a un modello di scarponi da sci e a una giacca a vento di un’azienda italiana.In base al regolamento dell'epoca venne ritenuto un professionista, quindi escluso dalle competizioni della Federazione Internazionale. Quell’anno dovette rinunciare a partecipare ai Mondiali svedesi di Are dove accettò di fare l’allenatore - accompagnatore protagonista però di un secondo miglior tempo nella discesa ma come apripista.

Non gli piacque poi la scelta fatta per il suo percorso di tedoforo a Cortina 1956. Avrebbe voluto essere l’ultimo per accendere il tripode invece dovette accontentarsi di una tappa intermedia. Fu riabilitato dalla squalifica nel 1989. Intanto si era rifugiato all'Abetone, contribuendo allo sviluppo e alla crescita della stazione sciistica. Morì a San Marcello Pistoiese il 12 maggio 1993.


Zeno Colò2Il Comune di Abetone Cutigliano e la società Abetone Funivie festeggeranno il centenario con una serie di eventi fra cui una mostra di articoli e fotografie sulla straordinaria carriera del campione (a Palazzo dei Capitani in Cutigliano), l’arrivo della corsa podistica Pistoia-Abetone a lui intitolata, l’emissione di un francobollo commemorativo, una messa sul Monte Gomito e un monologo a ricordo della sua figura presso la Scuola Norma Cosetto.

Dual career, protocollo d'intesa con CUSI e Unisport Italia per la formazione degli atleti

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Protocollo1Il CONI ha sottoscritto un protocollo d’intesa con il CUSI e con Unisport Italia, per definire un programma di lavoro finalizzato all’individuazione di contenuti e strumenti utili alla formazione degli atleti sui temi della dual career.


L’accordo è stato siglato dal Presidente del CONI, Giovanni Malagò, dal dal Presidente del Centro Universitario Sportivo Italiano, Antonio Dima, e dal Presidente del Comitato Direttivo di Unisport Italia (Sistema Sportivo Universitario Italiano), Paolo Bouquet, alla presenza – tra gli altri – di Raffaella Masciadri, Presidente della Commissione Nazionale Atleti del CONI.



L’elemento nevralgico dell’iniziativa è rappresentato dal ruolo fondamentale rivestito dalla doppia carriera nella formazione degli atleti. Ovvero la possibilità per gli studenti-atleti di conciliare i due percorsi in maniera parallela, agevolandoli entrambi. Perché sport e studio possono coesistere, a qualsiasi livello.

 

Per questo verranno promossi importanti progetti di formazione, grazie all’esperienza delle parti (Unisport Italia è costituita da 43 università italiane con Unitrento capofila) sul tema della doppia carriera.

 

La Commissione Nazionale Atleti del CONI ha sviluppato in questi anni, con vari stakoholder, diversi progetti di carattere educativo per la formazione, l’inserimento e il ruolo dell’atleta nella società, con l’intento anche di aiutare gli atleti durante la loro transizione verso, e non solo, il termine dell’attività agonistica.

 

Comunicato della Giunta Nazionale

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FORO1Si è tenuta questa mattina al Foro Italico la 1102ª riunione della Giunta Nazionale CONI che ha aperto i lavori approvando il verbale della precedente riunione del 14 maggio. Il Presidente ha esordito aggiornando la Giunta sui recenti incontri col Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora e con la sua struttura, esprimendo giudizi positivi sui rapporti tra CONI e Autorità vigilante di Governo.

 

La Giunta ha approvato la delibera di proposta al Consiglio Nazionale di una “norma transitoria per l’assemblea elettiva per il rinnovo delle cariche del quadriennio 2021-2024 - Emergenza Covid 19” e che consente a tutti gli organismi la possibilità di celebrare le assemblee elettive in una finestra temporale più aperta e che parte da settembre 2020 e arriva come termine ultimo al 17 ottobre 2021. Tale allargamento è motivato in particolare per garantire alle Federazioni Sportive Nazionali e alle Discipline Sportive Associate che partecipano ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 (inizio 23 luglio 2021) di preparare al meglio i propri atleti e le proprie rappresentative come consentito ed auspicato dal CIO nei confronti dei Comitati Olimpici Nazionali. Tale delibera sarà esecutiva all’esito della formale approvazione dell’Autorità di Governo Vigilante in materia di sport.

 

Successivamente verrà nominato per tutte le Federazioni che ne faranno richiesta un commissario ad acta nella persona di Michele Signorini per l’inserimento negli statuti di una norma transitoria ad hoc. Per quanto riguarda il CONI, entro il 30 settembre 2021 sarà convocato il Consiglio Nazionale Elettivo che dovrà svolgersi entro il 31 dicembre 2021. La Giunta ha poi approvato il regolamento per il voto elettronico durante le elezioni (obbligatorio per tutti ma con richiesta di deroga per le assemblee con un numero di delegati inferiore a 400 unità).

 

È stato approvato il nuovo limite per gli atleti extracomunitari per la stagione 2020-2021 nella misura di 1.200 unità. È stata proposta al Consiglio Nazionale anche la delibera di nomina di Giulio Napolitano e Mario Sanino quali componenti della Commissione di Garanzia degli Organi di Giustizia. Sono state approvate alcune delibere sul Collegio di Garanzia e varata la prova di esame per gli Agenti Sportivi. È stato approvato il Club Olimpico Invernale 2020. Infine la Giunta ha proceduto a deliberare il bilancio consuntivo 2019, per la successiva approvazione da parte del Consiglio Nazionale. Il bilancio chiude con un utile di 9,7 €/mil., sostanzialmente ascrivibile alla riduzione del corrispettivo del contratto di servizio emersa in sede di rendicontazione finale del contratto. La Giunta delibera di destinare in modo vincolato una quota di detto utile, pari ad €/mil. 9,5 per la copertura dei fabbisogni di spesa del progetto “Tokyo 2020”, nel momento in cui si manifesteranno da un punto di vista economico. Dopo aver esaminato una lunga serie di altri temi di carattere organizzativo e amministrativo, e aver assunto le relative delibere, la Giunta ha concluso i propri lavori alle ore 12.10.

Comunicato del Consiglio Nazionale

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Cons Naz Covid Foto Mezzelani GMT078Il 275° Consiglio Nazionale del CONI si è riunito oggi, presso il Foro Italico, per discutere il seguente ordine del giorno:

 

1) Approvazione verbale riunione del 25 febbraio 2020: approvate all’unanimità.

 

2) Comunicazioni del Presidente: Malagò ha aperto i lavori ricordando i personaggi del mondo sportivo scomparsi negli ultimi mesi­­ e sottolineando contestualmente i risultati conseguiti dagli azzurri nelle competizioni disputate prima della sospensione a causa della pandemia (Foto Mezzelani Gmt Sport). Il Presidente ha anche rivolto un pensiero speciale ad Alex Zanardi dopo il grave incidente in cui è rimasto coinvolto, abbracciando idealmente la famiglia e il Comitato Italiano Paralimpico, guidato da Luca Pancalli. Sono stati ripercorsi i difficili momenti legati alla diffusione e all'adozione delle misure di contenimento del virus Covid-19, evidenziando le molteplici conseguenze che hanno investito l’ambito sportivo, anche a livello di prescrizioni e all'impossibilità di utilizzo delle palestre scolastiche per la ripresa dell’attività delle associazioni e della società. È stato quindi affrontato il tema afferente alla tempistica delle elezioni federali, messa in discussione dopo lo slittamento dei Giochi Olimpici di Tokyo. La Giunta ha votato una delibera con la previsione di un’ampia finestra, che andrà da settembre 2020 al 17 ottobre 2021, per procedere al voto attraverso una norma transitoria che verrà inserita nei vari statuti – per chi ne farà richiesta -  grazie all’intervento di un commissario ad acta, individuato nella persona di Michele Signorini. A breve sono attesi i decreti attuativi della legge delega in materia di ordinamento del mondo sportivo: l’interlocuzione con il Ministro Spadafora è sempre stata propositiva e rispettosa dei ruoli. L’attesa del testo definitivo ha sospeso ovviamente ogni discorso in essere con Sport e Salute, pur nell’armonico rapporto che caratterizza l’interazione tra le due realtà.

La Giunta ha anche adottato una serie di provvedimenti, tra cui l’obbligatorietà del voto elettronico per le assemblee che prevedono la partecipazione di oltre 400 affiliate aventi diritto al voto. Malagò ha ricordato con l’orgoglio l’eccellente relazione della Corte dei Conti sulla gestione dell’Ente relativa al 2018, per la correttezza delle procedure e dei comportamenti assunti, oltre a informare il consesso che il 24 luglio ci sarà l’esame per gli agenti sportivi nel Salone d’Onore e che la Fondazione di Milano Cortina aspetta di inaugurare formalmente i nuovi uffici, ospitati nell’edificio del Pirellone. Il Presidente ha anche rivelato che esiste la volontà di affiggere, nei prossimi mesi, una targa nella sede del CONI per ricordare i protagonisti del mondo sportivo che hanno subìto l’onta della deportazione, come omaggio alla loro memoria, per non dimenticare una pagina di storia di cui non si è orgogliosi. L’intervento si è concluso con un elogio all’unità del movimento, mai così compatto, e al Presidente della Federazione Medico Sportiva, Maurizio Casasco, per l’impegno profuso nella difesa dell’intero movimento in ogni tavolo istituzionale cui ha preso parte, tutelando sempre le istanze collettive. Un plauso è stato rivolto anche al Presidente della FIPE, Antonio Urso, per la perseveranza che ha caratterizzato la sua politica di contrasto a ogni metodo illecito e a difesa della trasparenza della pesistica mondiale, con argomentazioni che hanno trovato rispondenza nel ribaltone che ha riguardato la Federazione Internazionale.

 

Sulle comunicazioni del Presidente e su altri temi di carattere generale sono intervenuti: Giovanni Petrucci (Pallacanestro), Renato Di Rocco (Ciclismo), Luciano Rossi (Tiro a Volo), Ugo Claudio Matteoli (Pesca Sportiva e Attività Subacquee), Michele Barbone (Danza Sportiva), Bruno Cattaneo (Pallavolo), Maurizio Casasco (Medici Sportivi), Domenico Falcone (FIJLKAM), Alfredo Gavazzi (Rugby), Marco Giunio De Sanctis (Bocce), Angelo Cito (Taekwondo), Giorgio Scarso (Scherma), Andrea Marcon (Baseball e Softball), Andrea Gios (Sport del Ghiaccio), Andrea Mancino (Rappresentante Discipline Sportive Associate), Angelo Binaghi (Tennis), Giovanni Copioli (Motociclismo), Luciano Buonfiglio (Canoa Kayak).

 

3) Attività FSN-DSA-EPS:. Approvate all’unanimità le seguenti delibere: Approvazione norme transitorie dei Principi Fondamentali degli Statuti FSN/DSA COVID 19: Procedure elettorali, proposta al Consiglio Nazionale, fatte salve le opportune determinazioni in merito dell'Autorità politica delegata in materia di sport, le Assemblee elettive delle FSN e delle DSA dovranno tenersi a partire dal mese di settembre 2020 ed entro e non oltre il 17 ottobre 2021 - Proposta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri del limite massimo annuale (1200) degli atleti non appartenenti all’Unione Europea – Proroga nomina Commissario Straordinario della Federazione Italiana Tiro Dinamico Sportivo, nella persona di Paolo Sesti, fino all’Assemblea Elettiva che dovrà tenersi entro dicembre 2020 – Nomina Commissario Straordinario della Federazione Italiana Sport Bowling nella persona del dott. Stefano Rossi, con il dott. Alvio La Face Vice Commissario Straordinario, fino all’Assemblea Elettiva che dovrà tenersi entro dicembre 2020 – Integrazione dei componenti della Commissione di Garanzia degli organi di giustizia di controllo e di tutela dell’etica sportiva, di cui all’articolo 13 ter dello Statuto del CONI, con la nomina del Prof. Giulio Napolitano e dell’Avv. Mario Sanino – Ratifica della delibera presidenziale recante “Approvazione del Regolamento di Organizzazione e Funzionamento del Collegio di Garanzia dello Sport sulle controversie di cui all’art. 218 del D.L. 19 maggio 2020, n. 34, recante “Disposizioni processuali eccezionali per i provvedimenti relativi all’annullamento, alla prosecuzione e alla conclusione delle competizioni e dei campionati, professionistici e dilettantistici” - Modifica dell'art. 4, commi 2 e 3, dell'Allegato "A" al Regolamento di organizzazione e funzionamento del Collegio di Garanzia dello Sport, di cui all'art.12 bis dello Statuto del CONI, recante "Regolamento di organizzazione e funzionamento della Sezione del Collegio di Garanzia dello Sport sulle controversie in tema di ammissione ed esclusione dalle competizioni professionistiche. 

 

4) Affari Amministrativi – Bilancio: è stato approvato all'unanimità il bilancio 2019, chiuso con un utile di 9,7 €/mil., sostanzialmente ascrivibile alla riduzione del corrispettivo del contratto di servizio emersa in sede di rendicontazione finale del contratto. Si delibera di destinare in modo vincolato una quota di detto utile, pari ad €/mil. 9,5 per la copertura dei fabbisogni di spesa del progetto “Tokyo 2020”, nel momento in cui si manifesteranno da un punto di vista economico. 

Non avendo altro da deliberare il Consiglio ha chiuso i lavori alle ore 18.30


Primo raduno della nazionale azzurra post lockdown. La strada per Tokyo 2020 passa da Ivrea

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DeGennaro La nazionale di canoa slalom riparte dopo il lockdown dallo Stadio della Canoa di Ivrea. Il centro federale piemontese ospiterà dal 6 al 19 luglio il primo raduno post-covid degli specialisti dell’acqua mossa. Gli azzurri, guidati dai direttori tecnici Daniele Molmenti ed Ettore Ivaldi, avevano chiuso trionfalmente il 2019 conquistando tre carte olimpiche sulle quattro disponibili e ben quattro medaglie in coppa del mondo.

Attualmente il calendario ICF 2020 prevede la disputa di due sole tappe di Coppa del Mondo a Tacen (Slovenia) dal 16 al 18 ottobre e a Pau (Francia) dal 6 all’8 novembre. Confermato anche la disputa del Campionato Europeo, spostato da Londra a Praga e in calendario dal 18 al 20 settembre.

 

La buona notizia per gli azzurri dello slalom arriva in seguito alla decisione dell’ICF di scegliere gli Europei di Ivrea del 2021 (6-9 maggio) come gara valida ai fini della qualificazione olimpica per i Giochi di Tokyo 2020 in programma in Giappone il prossimo anno. Tra le acque amiche del canavese gli azzurri potranno cercare di conquistare l’ultimo pass olimpico che manca all’appello, ovvero nella specialità della canoa canadese maschile.

 

“Finalmente si riparte e abbiamo deciso di convocare tutti gli atleti che hanno fatto i mondiali senior e under 23 lo scorso anno per portare avanti i progetti olimpici di Tokyo, e con gli under 23, quello per Parigi 2024 che possiamo dire è già cominciato. Saranno 18 atleti di tutti le categorie che formano un mix perfetto di tanti giovani e atleti esperti - spiegano Molmenti e Ivaldi-. Durante questo periodo di fermo dell’attività non tutti sono riusciti ad allenarsi nello stesso modo, per questo motivo abbiamo pensato a questo raduno come un test con lo scopo di avere il quadro della situazione e capire da dove partire per organizzare una preparazione personalizzata per gli obiettivi di ogni atleta".

 

“Nel 2019 siamo stati molto soddisfatti dell’andamento della squadra - aggiungono i DT -, tutti hanno dimostrato una crescita in linea con la programmazione iniziata nel dicembre 2016. Per noi questo stop non è stata una fortuna perché eravamo pronti per misurarci con i migliori. Nel K1 Stefanie Horn ha dimostrato di poter lottare per i vertici, così come Giovanni De Gennaro (foto FICK), dietro di lui c’è Zeno Ivaldi che ha avuto una crescita molto positiva. Nel C1 femminile abbiamo una squadra giovane che cresce a vista d’occhio. Per loro una stagione in più diventa un vantaggio per maturare ancor di più visto che dovranno confrontarsi con campionesse molto esperte. Diciamo che valutando i risultati ottenuti fino a febbraio abbiamo capito come leggere i nostri atleti per supportati al meglio".

 

Discorso a parte per il gruppo del C1 maschile che avrà la possibilità di conquistare la carta olimpica sulle acque di casa di Ivrea: “Ai mondiali non siamo stati fortunati ma il livello della squadra è buono. Contreremo l’attività su Ivrea proprio per arrivare più che preparati all'appuntamento. Abbiamo un vantaggio e dobbiamo sfruttarlo”.

“All’inizio il lockdown è stato difficile da digerire perché molti si sentivano pronti - proseguono i responsabili tecnici azzurri - poi abbiamo metabolizzato e i ragazzi hanno preso consapevolezza cambiando la loro prospettiva. Tutti si sono rimboccati le maniche per non perdere la forma raggiunta che era davvero ottima, sono stati davvero bravi e responsabili nel trovare le soluzioni più disparate per poter fare allenamento. La motivazione per un atleta è fondamentale per questo sarà importante avere la possibilità di fare gare anche quest’anno, sia nazionali che internazionali. Sarà interessante capire come sono cambiati gli equilibri tra gli atleti a livello mondiale, ma noi siamo carichi e non vediamo l’ora di ripartire”.

 

Diciotto gli atleti convocati dalla direzione tecnica con la squadra dei Kayak formata da Giovanni De gennaro e Marco Vianello (Carabinieri); Zeno Ivaldi, Jakob Weger, Stefanie Horn e Maria Clara Giai Pron (Marina Militare); Davide Ghisetti (Ivrea CC), Marcello Beda (CC Bologna) e Francesca Malaguti (CC Ferrara). La canoa canadese sarà rappresentata da Roberto Colazingari, Paolo Ceccon, Marta Bertoncelli, Elena Borghi (Carabinieri); Raffaello Ivaldi, Stefano Cipressi (Marina Militare); Chiara Sabatini (Fiamme Azzurre); Elena e Flavio Micozzi (Canoanium Subiaco).

 

Nel pecorso verso Tokyo, l'Italia giocherà in casa. Ivrea può consolarsi: non avrà la Coppa del Mondo nel 2020, inizialmente programmata a giugno e cancellata dal Covid19 ma sarà cruciale nel prossimo anno quando ci saranno in palio gli ultimi pass a cinque cerchi. Le acque della Dora ospiteranno infatti gli Europei di canoa slalom nel 2021 che varranno come qualificazione olimpica. Lo Stadio della Canoa, entrato di diritto nei bouquet dei centri di eccellenza di preparazione della federazione, è già pronto per raccogliere la sfida organizzativa come peraltro già dimostrato in passato con eventi di caratura internazionale.

 

“Abbiamo accolto la notizia con grande entusiasmo perché è nostro interesse valorizzare il campo gara che è al tempo stesso centro federale e parte integrante della città di Ivrea”, spiega il presidente dell’Ivrea Canoa Club, Mario Di Stazio. “Siamo contenti che sia stata riconosciuto a livello internazionale quello che tutti i canoisti italiani e stranieri dicono dello Stadio della canoa, ovvero che si tratta di un percorso impegnativo e probante dal punto di vista tecnico. Abbiamo fatto in questi anni interventi strutturali importanti e abbiamo in programma ulteriori adeguamenti anche se siamo già in grado di ospitare gare di standard elevato sia dal punto di vista tecnico che del flusso dell’acqua. Abbiamo da poco eletto il nuovo consiglio e ci metteremo in gioco tutti per rendere il canale un luogo sempre più importante per tutti i canoisti, per la federazione e per la città. Abbiamo sempre avuto il sostegno delle istituzioni locali perché lo Stadio della Canoa è parte integrante della città e a livello sportivo sicuramente è un suo elemento distintivo, come l’Olivetti e il carnevale”.

Educamp al via, il centro estivo sportivo per la prima volta al Giulio Onesti

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Educamp Foto Mezzelani GMT016copAl Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti” di Roma crescono i campioni azzurri di domani.


Ha preso il via oggi l’Educamp CONI che promuove l’attività sportiva tra i giovani dai 6 ai 14 anni. L’edizione 2020 del progetto del Comitato Olimpico Nazionale Italiano dedicato ai centri sportivi estivi multidisciplinari assume l’importante valore simbolico di ripartenza dopo il lockdown causato dalla pandemia di Covid-19 e si caratterizza quest’anno proprio per la novità del corso che si tiene al CPO, organizzato direttamente dal CONI, attraverso la Preparazione Olimpica e l’Istituto di Scienza dello Sport e in collaborazione con il Comitato Regionale Lazio, presieduto da Riccardo Viola.


Il centro estivo che ha esordito oggi sui campi dell’Acqua Acetosa terminerà il 4 settembre (7 settimane complessive) e grazie ad esso i giovani potranno accedere a un luogo "sacro" dello sport e praticare scherma, rugby, calcio, hockey, pallacanestro, taekwondo, baseball/softball, ginnastica e triathlon, interagendo anche con i campioni più titolati dello sport italiano.


Il programma settimanale, consultabile tramite il sito dedicato www.educamp.coni.it, permette infatti ai ragazzi di incontrare gli atleti che hanno scritto pagine indelebili dello sport tricolore, a partire da Marta Pagnini, bronzo olimpico ai Giochi Londra 2012 nel concorso generale di ginnastica ritmica ed ex capitano delle Farfalle e da Raffaela Masciadri, ex capitana della Nazionale di pallacanestro, primatista assoluta di presenze in Serie A con 790 gare all’attivo e Presidente della Commissione Nazionale Atleti del CONI che inaugureranno questa serie di appuntamenti al CPO il 9 luglio, giorno della presentazione ufficiale che si terrà alla presenza del Presidente del CONI, Giovanni Malagò.


Accanto al CONI, c’è ancora una volta “Kinder Joy of Moving”, il progetto di responsabilità sociale del gruppo Ferrero da anni partner del Comitato Olimpico Nazionale Italiano per lo sviluppo dell’attività sportiva giovanile, declinata sul territorio attraverso i Centri CONI, gli Educamp e il Trofeo CONI Kinder Joy of Moving.
Il progetto Educamp è stato adeguato alle Linee Guida Nazionali e alle prescrizioni che riguardano la tutela della salute e il contenimento del contagio ed è stato avviato attraverso un percorso di informazione e formazione gratuita, realizzato in collaborazione con la Federazione Medico Sportiva Italiana, per tutti gli operatori dello sport che partecipano. Si tratta di educatori tecnico-sportivi, laureati in Scienze Motorie o diplomati ISEF con qualifiche federali specifiche, in relazione alle discipline proposte in ogni singolo campo, che garantiscono professionalità ai centri estivi il cui punto di forza è l’interdisciplinarietà. Il progetto varia in base alla sede, ma assicura ovunque momenti dedicati all’attività sportiva intervallati con parentesi ludiche e ricreative.


Nella prima giornata romana i giovani (foto Mezzelani GMT Sport) hanno così potuto avvicinarsi e “provare” le nove discipline offerte e sperimentare il TEM, il Test di Efficienza Motoria sviluppato dall’Istituto di Scienza dello Sport del CONI per raccogliere i dati sulle capacità e abilità motorie dei ragazzi. Un test divertente, innovativo e utile per conoscere e far crescere i giovani campioni, concepito sotto forma di gioco e già introdotto e collaudato dal CONI nei suoi Educamp e al Trofeo CONI.


Le iscrizioni al centro estivo di Roma possono essere presentate attaverso l'area riservata http://areaeducamp.coni.it/, ma gli Educamp CONI sono presenti su tutto il territorio nazionale dove vince la formula smart, grazie alla proposta dei Comitati Regionali del CONI agli Organismi Sportivi e alle Associazioni Sportive e alle Società Dilettantistiche del territorio per una ripartenza dell’attività giovanile in sicurezza, con l’organizzazione dei centri sportivi estivi grazie alle varie realtà locali. Al momento il progetto ha già riscontrato l’interesse di 169 Associazioni attive in 15 Regioni diverse (con Liguria, Veneto e Sicilia leader), numero destinato a crescere ancora nei prossimi giorni. Genova è la città che detiene il numero più alto di realtà coinvolte (12), seguita da Torino (5).


Il claim del progetto è “Dal gioco ai Giochi”. Gli Educamp, infatti, favoriscono l’adozione di stili di vita corretti e l’orientamento nelle scelte future dei più giovani, gettando le basi per favorire la scoperta dei campioni azzurri di domani.

Finanziati 50 milioni per gli impianti siciliani. Malagò: un modo concreto per rispondere all'emergenza

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regione2 siciliaUn plafond di cinquanta milioni di euro per la concessione di mutui finalizzati a investimenti destinati a migliorare la sostenibilità degli impianti sportivi ubicati nell'Isola, ad acquisire le relative aree e ad acquistare immobili da utilizzare per attività sportive o strumentali ad esse. E' quanto prevede la convenzione stipulata oggi, a Palazzo Orleans, tra la Regione Siciliana, l'Irfis, il Coni e l'Istituto per il credito sportivo (Ics).



Alla presenza del governatore Nello Musumeci, del presidente dell'Irfis, Giacomo Gargano, del presidente del Coni Giovanni Malagò e del presidente dell'Istituto per il credito sportivo, Andrea Abodi, è stato formalizzato lo strumento che darà nuovo impulso agli investimenti in Sicilia nell'impiantistica sportiva. Investimenti sia pubblici che privati, perché la possibilità di avere accesso ai mutui è riconosciuta non solo agli enti locali, ma anche ai privati che siano proprietari o gestori degli impianti. Presenti anche gli assessori all'Economia Gaetano Armao e allo Sport Manlio Messina.



«Con un sistema assolutamente innovativo, che può costituire un esempio a livello nazionale - ha spiegato il presidente Musumeci - mettiamo a disposizione degli enti pubblici e dei privati, in modo particolare Comuni e istituti scolastici, la possibilità di attingere a risorse a tasso pressocchè inesistente per riqualificare o realizzare impianti sportivi. E farlo in una terra come la Sicilia, che ha il più alto tasso di obesità infantile e dove la devianza minorile è una piaga radicata, è una priorità di ordine etico, prima ancora che di ordine sociale. Consentire di recuperare campi, palestre e impianti in disuso da anni significa, infatti, creare nuovi poli attrattivi per la gioventù e per l'infanzia».



Musumeci ha anticipato che nelle linee di credito ci sarà una corsia preferenziale dedicata a quelle strutture idonee ad accogliere anche i disabili e ha fissato per i prossimi giorni un incontro con il presidente del Coni regionale Sergio D'Antoni, presente alla firma dell'accordo, per «fare una ricognizione degli impianti sportivi siciliani sui quali sia opportuno intervenire, affinché sia direttamente la Regione a stimolare la richiesta dei finanziamenti».



Un plauso all'iniziativa ha voluto rivolgerlo Giovanni Malagò che ha parlato di «un rapporto speciale che si è creato tra il mondo dello sport e la Regione Siciliana, la prima a tagliare il nastro con una startup che potrà fare proseliti nelle altre parti d'Italia perché è un modo concreto per dare una risposta all'emergenza, diffusa ovunque, costituita dalla carenza di impianti efficienti. Reputo formidabile - ha aggiunto il presidente del Coni - quello che sta succedendo e sono convinto che, una volta realizzate o recuperate tutte queste strutture, si possa lavorare in modo altrettanto proficuo per dotarle di una gestione ottimale che le preservi nel tempo».



La procedura per la concessione dei mutui prevede che la Regione predisponga un Piano individuando tutti coloro che, tra i richiedenti, presentano i requisiti previsti dalla convenzione, trasferendolo poi all'Ics che espleterà la pratica di mutuo.

Inoltre, la Regione interverrà con un contributo in conto interessi a favore dei mutuatari. Particolare importanza verrà data, anche in sede di approvazione delle pratiche di mutuo, alla sostenibilità dei progetti presentati, con riferimento specificatamente agli interventi previsti sotto il profilo dell'efficienza energetica, dell'abbattimento delle barriere architettoniche, della messa a norma e in sicurezza e dell'implementazione tecnologica delle infrastrutture.



Per il presidente dell'Ics Abodi, «il fatto che la Regione, insieme all'Istituto e con la collaborazione del Coni, si metta attorno a un tavolo e trovi una formula di dialogo tra le misure finanziarie pubbliche incentivate, dimostra che si è riusciti a raccogliere davvero la sfida di questi tempi in cui diventa fondamentale mantenere aperte e rendere totalmente fruibili preziose infrastrutture, dando così sostegno alle realtà del territorio».

«La convenzione siglata oggi - ha dichiarato il presidente dell'Irfis, Giacomo Gargano - è uno strumento importante per lo sport siciliano in quanto consentirà sia di progettare nuovi impianti, sia di intervenire per migliorare le condizioni di quelli esistenti. Grazie all'intervento del governo regionale, che interesserà tanto le strutture private quanto quelle pubbliche, si avvia una fondamentale misura che viene incontro alle esigenze dello sport professionistico, dilettantistico e di base, dell'Isola».


La convenzione avrà durata triennale. I mutui avranno una durata massima di venticinque anni per gli enti locali, e di venti anni per i soggetti diversi dagli enti locali; il plafond potrà essere rifinanziato anche prima della scadenza del triennio - se già interamente utilizzato - dopo una valutazione dell'Ics, esaminando la possibilità di integrare il predetto importo anche in relazione agli stanziamenti di bilancio effettuati dalla Regione.

“Dal gioco ai Giochi”, tornano gli Educamp CONI. Malagò: da qui speriamo nascano i nuovi campioni

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conf stampa educamp foto mezzelani gmt079dd“Dal gioco ai Giochi”, tornano gli Educamp. Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano rilancia il progetto dedicato ai centri sportivi estivi che promuove l’attività sportiva tra i giovani dai 6 ai 14 anni, attraverso un percorso multidisciplinare che amplia il bagaglio motorio degli iscritti. Con una novità assoluta: l’Educamp al Centro di Preparazione dell’Acqua Acetosa a Roma che ha preso il via lunedì e che è stato presentato oggi al “Giulio Onesti” dal Presidente del CONI, Giovanni Malagò, dal Segretario Generale e Responsabile della Preparazione Olimpica, Carlo Mornati, dall’Assessore alle Politiche Sociali, Welfare ed Enti locali della Regione Lazio, Alessandra Troncarelli, da Roberto Tavani, Advisor sulle Politiche dello Sport del Presidente della Regione Lazio e da Massimo Castiglia, in rappresentanza di Kinder Joy of Moving (foto Mezzelani GMT Sport).

 

I giovani e lo sport come declinazioni irrinunciabili di un progetto rinnovato che trasforma le complessità del momento in opportunità – nel pieno rispetto delle attuali prescrizioni a tutela della salute e della sicurezza -, sfruttando un sinergico gioco di squadra sul territorio e puntando, per la prima volta, sul centro di Preparazione Olimpica dell’Acqua Acetosa a Roma, simbolo d’eccellenza che ne ispira la vision.

 

“Per la prima volta all’interno di questo complesso si tiene un nostro storico progetto che sviluppiamo su tutto il territorio nazionale. In questo anno particolare in cui il Centro si è svuotato delle Nazionali che sarebbero dovute partire per Tokyo 2020, ci sembrava bello, dopo il lockdown, dare un segnale di ripartenza con un programma di avvicinamento allo sport dei giovani – ha spiegato Mornati -. Questo è il modo migliore di ripartire dall’ombelico dello sport italiano e per diffondersi sul territorio. Non si tratta di un centro estivo classico ma di un programma di avvicinamento allo sport gestito da tecnici con una profonda conoscenza del nostro mondo. Sono circa 1400 e sono la punta di diamante e il vero fiore all’occhiello. Ringrazio moltissimo la Regione, in particolare quest’anno non ci interessano i numeri ma ci interessa che i giovani si accostino alle discipline sportive e capiscano i valori dello sport”.

 

“La collaborazione tra la Regione Lazio e il Comitato Olimpico Nazionale Italiano è storica. Si tratta di un percorso che la Regione ha voluto consolidare da sempre. In questo momento saremmo dovuti partire per le Olimpiadi e, vista la situazione, abbiamo voluto giocarci il jolly: quale occasione migliore c’è, infatti, per far utilizzare questo luogo deputato ad ospitare la preparazione alle competizioni olimpiche per far vivere un’esperienza ai ragazzi non nei centri estivi tradizionali ma in un centro con specificità di alto livello? Qui abbiamo 10 discipline – ha ricordato Malagò - perché la prerogativa degli Educamp è la multidisciplinarità. Magari qui scopriremo i nuovi Mennea, Pellegrini, Masciadri e Pagnini. Oggi ci sono delle impossibilità determinate da vari fattori per crescere questi talenti dalla scuola, noi cerchiamo in qualche modo di intercettarli. Siamo la colonna vertebrale del mondo dello sport e sappiamo come le società post Covid siano in difficoltà. Ciò avviene in un Paese che sta invecchiando sempre di più: se non cerchiamo di supportare anche chi invece vuole approcciare allo sport, e tutti stiamo facendo il nostro, ci potrebbero essere ripercussioni sui prossimi Giochi dopo Tokyo”.

 

Accanto al CONI, c’è ancora una volta “Kinder Joy of Moving”, il progetto di responsabilità sociale del gruppo Ferrero da anni partner del Comitato Olimpico Nazionale Italiano per lo sviluppo dell’attività sportiva giovanile, declinata sul territorio attraverso i Centri CONI, gli Educamp e il Trofeo CONI Kinder Joy of Moving, proposto nell’edizione estiva e invernale.
“È un marchio che non è negli scaffali ma dà un supporto sociale al terzo settore e allo sport, ed è formidabile averli vicino – ha riconosciuto Malagò -. Questa Joy of Moving devono sentirla i ragazzi che vengono qui. Gli Educamp sono il fiore all’occhiello del nostro mondo, la speranza è che contribuiscano a far crescere i nuovi campioni e ci portino in futuro una medaglia”.

“Essere qui è un grande segnale – ha sottolineato Castiglia - Noi come Ferrero abbiamo la forte convinzione che lo sport va avanti e che sia uno dei più grandi elementi di traino del mondo economico e nella formazione delle giovani generazioni. Il CONI e Ferrero sono accomunati da professionalità, passione e perseveranza. Lo sport di alto livello si nutre della promozione sportiva che dà un forte contributo sociale alla formazione dei giovani. Dico grazie al CONI che ci ha chiamato a rilanciare questo progetto con ancora più slancio. Questo camp inoltre ha il privilegio di avere anche grandi atleti che ricoprono ruoli molto importanti”.


Il programma settimanale, consultabile tramite il sito dedicato www.educamp.coni.it, prevede la possibilità di far sperimentare metodologie e strategie di formazione innovative. Il punto di forza è l’interdisciplinarietà e varia in base alla sede.


Il progetto Educamp è stato adeguato alle Linee Guida Nazionali e alle prescrizioni che riguardano la tutela della salute e il contenimento del contagio da Covid-19 ed è stato avviato attraverso un percorso di informazione e formazione gratuita, realizzato in collaborazione con la Federazione Medico Sportiva Italiana, che ha coinvolto, ad oggi, oltre 1400 operatori dello sport. Si tratta di educatori tecnico-sportivi, laureati in Scienze Motorie o diplomati ISEF, con qualifiche federali specifiche, in relazione alle discipline proposte in ogni singolo campo, che garantiscono professionalità ai centri sportivi estivi.


L’edizione 2020, simbolo di ripartenza dopo il lockdown causato dalla pandemia di Covid-19, si caratterizza per la novità dell’Educamp organizzato per la prima volta al CPO dal CONI Lazio guidato da Riccardo Viola, in collaborazione con la Preparazione Olimpica e l’Istituto di Scienza dello Sport del CONI.

 

Attraverso l'area riservata http://areaeducamp.coni.it/ ci si potrà iscrivere al corso di Roma, che è partito lunedì e terminerà il 4 settembre (7 settimane complessive) e grazie al quale i giovani potranno accedere a un luogo "sacro" dello sport e praticare scherma, rugby, calcio, hockey, pallacanestro, taekwondo, baseball/softball, ginnastica e triathlon, interagendo anche con i campioni più titolati dello sport italiano. Inaugurano questa serie di appuntamenti le plurititolate Marta Pagnini, bronzo olimpico ai Giochi Londra 2012 nel concorso generale di ginnastica ritmica ed ex capitano delle Farfalle e Raffaella Masciadri, ex capitana della Nazionale di pallacanestro, primatista assoluta di presenze in Serie A con 790 gare all’attivo. Presente anche il campione olimpico di nuoto, Gregorio Paltrinieri.

 

“Qui ho trascorso parecchie estati – ha ricordato Masciadri –. Questi bambini sono gli attori principali del nostro futuro e tutti noi abbiamo iniziato come loro. Come Commissione Atleti siamo molto vicini al progetto e abbiamo una grande responsabilità sociale nei confronti della comunità italiana. Questi bambini dopo il lockdown hanno più bisogno di altri di tornare a interagire con i loro coetanei e qui incontreranno tanti campioni”.

“Da ginnasta non mi sono mai allenata qui – ha aggiunto Pagnini- ma associo questo posto ai ritrovi alle feste post gara ed è bellissimo tornarci. Questi ragazzi sono la linfa che deve trainare sport e noi che abbiamo un percorso alle spalle, possiamo insegnare loro qualcosa di importante. Spero che iniziative come queste durino per sempre perché portano tra i giovani lo spirito olimpico”.

 

Inoltre, al CPO Onesti, i ragazzi potranno sperimentare il TEM, il Test di Efficienza Motoria sviluppato dall’Istituto di Scienza dello Sport del CONI, per raccogliere i dati sulle capacità e abilità motorie dei ragazzi. Un test divertente, innovativo e utile per conoscere e far crescere i giovani campioni, sviluppato sotto forma di gioco e già introdotto e collaudato dal CONI nei suoi Educamp e al Trofeo CONI.
L’edizione romana si arricchisce di un ulteriore significato: la Regione Lazio, infatti, in collaborazione con il CONI, favorirà l’iscrizione gratuita, senza alcun onere economico, dei ragazzi ospitati delle case famiglia della città di Roma. Questo progetto è parte del ‘programma di promozione sportiva inerente allo sport di cittadinanza e all’inclusione sociale’ dettato dal protocollo d’intesa fra Regione Lazio e CONI e si svilupperà con il coinvolgimento dell’Assessorato Politiche Sociali, Welfare ed Enti Locali.

 

“I giovani hanno particolarmente sofferto il lockdown e siamo al fianco del CONI con cui abbiamo un protocollo e da cui sono partiti tanti progetti sperimentali – l’intervento dell’Assessore Troncarelli –. Lo sport è inclusione sociale e come amministrazione vogliamo garantire l’attività sportiva laddove è possibile. Abbiamo incamerato l’idea di dare un’opportunità in più alle persone con un disagio socio-economico e, quindi, di dare la possibilità di accedere all’Educamp a tutti i ragazzi ospiti delle case famiglia. Saranno circa 100-150 ragazzi. Dopo il lockdown, inoltre, abbiamo deciso di stare al fianco delle famiglie del Lazio con 20 milioni di euro suddivisi in due fasi, riconoscendo dei voucher anche per l’inserimento nel mondo dello sport e poi un contributo per le associazioni culturali e a quelle presenti nel registro CONI per favorire l’outdoor education”.

 

Gli Educamp CONI sono presenti su tutto il territorio nazionale dove vince, però, la formula smart, grazie alla proposta dei Comitati Regionali del CONI, agli Organismi Sportivi, alle Associazioni Sportive e alle Società Dilettantistiche del territorio che garantiscono una ripartenza dell’attività giovanile in sicurezza.
Al momento il progetto ha già riscontrato l’interesse di 173 Associazioni attive in 15 Regioni diverse (con Liguria, Veneto e Sicilia leader), numero destinato a crescere ancora nei prossimi giorni. Genova è la città che detiene il numero più alto di realtà coinvolte (12), seguita da Torino (5).
“Dal gioco ai Giochi”, perché gli Educamp contribuiscono a scoprire e a far crescere i campioni azzurri di domani.

 

La presentazione degli Educamp 

 

 

 

 

Savona ospita il nuovo duello Tortu – Jacobs

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Tortu JacobsProsegue la sfida tra i velocisti azzurri. Filippo Tortu e Marcell Jacobs giovedì 16 luglio nel meeting di Savona si ritroveranno ancora una volta a lottare contro il cronometro sui 100 metri.

Filippo è appena rientrato dalla Sardegna, culla dei suoi ultimi dieci giorni d’allenamento. Marcell, a Roma, ha riflettuto su cosa vada ancora migliorato dopo il primo sprint di Rieti. L’ora “x”, per le frecce azzurre sarà dunque il Memorial Giulio Ottolia. Anche in questa edizione gli attesissimi 100 metri alla Fontanassa, con entrambi i rettilinei a disposizione per intercettare la brezza migliore, prevedono un doppio turno con batteria+ finale.

 

Il primo round del confronto tra i migliori velocisti italiani in circolazione, due dei primi tre azzurri di sempre (Tortu 9.99, Jacobs 10.03) irrompe poco dopo le diciassette, quando il primatista italiano delle Fiamme Gialle e lo sprinter delle Fiamme Oro si sfideranno a distanza. Passerà poco più di un’ora e - sulla carta - si ritroveranno testa a testa, alle 18.25. Per un duello che può far volare entrambi.

 

Il borsino dei face-to-face tra i due azzurri per ora vede in vantaggio il 22enne brianzolo allenato dal papà Salvino, 2-1 sul 25enne campione italiano in carica seguito da Paolo Camossi. E in due di queste occasioni si è corso proprio a Savona: nel 2016 prevalse Jacobs (10.23) su un Tortu allora 18enne (10.24), nel 2018 gli amici-rivali invertirono i ruoli con il 10.03 di Filippo e il 10.08 di Marcell. L’altro match nei 100 tra i due compagni di staffetta primatisti nazionali è quello del Golden Gala Pietro Mennea di due anni fa all’Olimpico di Roma, dominato da Tortu (10.04 a 10.19).

 

“Arrivo molto tranquillo e sereno alla gara di Savona, determinato a fare decisamente meglio rispetto all’esordio di Rieti - le parole di Tortu appena rientrato dalla ‘sua’ Sardegna -. Sono contento di aver fatto questo periodo di allenamento sulla pista di Olbia, lì ci si allena in maniera perfetta, è stato un bel periodo, insieme a me e al mio coach c’era anche il fisioterapista Matteo Pusceddu. A Savona so di avere una bella occasione e vedremo di sfruttarla, dato che quest’anno non ne capiteranno tantissime”. Il debutto di Rieti è un capitolo che era stato chiuso già nel pomeriggio stesso del 10.28 (e poi 10.31 in finale). Nella pista ligure su cui ha firmato tre record italiani/migliori prestazione italiane in tre anni consecutivi (dal 2016 al 2018) si punta a voltare pagina. E guarda avanti anche Jacobs: “Posso solo fare meglio. E comunque a Rieti è stato il mio miglior esordio di sempre”, ricorda. Se il 10.21 di sabato scorso al Guidobaldi (dopo il 10.22 della batteria) nell’immediato non lo aveva soddisfatto, con il passare delle ore è subentrata la consapevolezza che fosse un buon punto di partenza. Certamente soltanto un inizio, da rivedere al rialzo quando si comincia a fare sul serio, contro avversari del suo stesso livello. Come a Savona. 

 

Tortu e Jacobs non saranno soli. Ci sarà Fausto Desalu (Fiamme Gialle), rinfrancato dal recente 10.37 di Vittorio Veneto a quattro centesimi dal personale, come pure la rivelazione Chituru Ali (Cus Insubria) che sfiora i due metri, 21enne da 10.41 con margini tutti da esplorare. E in chiave internazionale si rivedrà il 23enne francese Amaury Golitin, pedigree da 10.07 a Jesolo due stagioni fa. Il “clash” che fa da traino a un meeting di Savona mai così generoso di stelle azzurre promette scintille.

Airbnb, CIO e IPC: nasce il Festival delle esperienze olimpiche e paralimpiche online con l'Italia Team

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FiamingoAirbnb, il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e il Comitato Paralimpico Internazionale (IPC) annunciano oggi il lancio del Festival che offrirà agli appassionati di sport e non solo oltre 100 Esperienze Online ospitate da atleti olimpici e paralimpici da tutto il mondo. Il Festival si aprirà il 24 luglio, lo stesso giorno in cui era prevista la cerimonia d’apertura dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020, ed è pensato per per mettere in luce gli atleti e dare loro la possibilità di generare guadagni mentre si allenano.

 

“In un momento storico come questo, in cui è molto difficile stare insieme e fare il tifo per i propri campioni, Airbnb è orgogliosa di ospitare un Festival che rappresenta un nuovo modo di vivere lo spirito olimpico e paralimpico online. Gli ospiti potranno interagire direttamente con alcuni dei più grandi atleti del movimento olimpico e paralimpico e continuare a sostenerli in vista del prossimo anno” dice Joe Gebbia, Co-Fondatore di Airbnb.

 

Il programma, distribuito su cinque giorni, offrirà un’ampia scelta di Esperienze Online (disponibili in più fusi orari) che gli ospiti potranno prenotare su Airbnb a partire dal 22 luglio. Ci sarà inoltre la possibilità di essere spettatori e guardare le attività live o in replay sui canali YouTube di Airbnb e delle Olimpiadi. Infine, mentre alcune Esperienze saranno online esclusivamente in occasione del Festival, altre, come quella di positive thinking con il campione paralimpico Stephen Miller, rimarranno a disposizione degli ospiti per tutto l’anno.

 

Il palinsesto italiano è stato arricchito grazie alla collaborazione con il CONI e agli atleti dell’Italia Team e prevede sei discipline e dieci atleti, tra olimpici e paralimpici, che il pubblico italiano potrà incontrare virtualmente proprio negli stessi giorni in cui avrebbe fatto il tifo davanti al televisore:

 

  • SCHERMA: Rossella Fiamingo (nella foto) - medaglia d’argento ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro e prima medaglia olimpica individuale nella storia della spada femminile - porterà virtualmente gli ospiti in pedana, raccontando il suo percorso e insegnando i rudimenti della spada. Insieme a lei gli olimpici Giorgio Avola e Irene Vecchi e i paralimpici Edoardo Giordan e Emanuele Lambertini, che offriranno agli ospiti scorci sulla propria vita agonistica e personale, fatta di cambiamenti, sacrifici e tanta emozione.
  • CICLISMO: all’interno del calendario italiano Elia Viviani, ciclista velocista e medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, che accoglierà virtualmente gli ospiti all’interno di un velodromo e qui si addentrerà nelle tecniche della disciplina.
  • PALLAVOLO: il capitano della nazionale di volley Cristina Chirichella racconterà agli ospiti la sua storia, di come ha cambiato tutto per inseguire una passione e spiegherà loro dove trovare la forza di allenarsi e rimanere sempre concentrati.
  • CANOTTAGGIO: il canottaggio sarà rappresentato da Stefano Oppo, canottiere italiano classe ‘94, che insieme ai guest si dedicherà ad una masterclass sul raggiungimento degli obiettivi con tenacia e positività.
  • TRIATHLON: Veronica Yoko Plebani, triatleta paralimpica, che affronterà con i suoi ospiti il tema del cambiamento, visto a 360°, e su come affrontare le trasformazioni in un’ottica di nuove possibilità.
  • SCI: Daniela Ceccarelli, ex sciatrice alpina e campionessa olimpica nel supergigante, che porterà virtualmente con sé i partecipanti nelle discese più spettacolari del mondo.

 

“I Giochi Olimpici sono in grado di riunire tutto il mondo e nonostante siamo costretti ad aspettare un altro anno prima di festeggiare a Tokyo, la Fiamma Olimpica continua a brillare in fondo al tunnel che l’umanità intera sta attraversando. Questo dimostra che insieme siamo più forti. Questo festival è una grande occasione per unire tutto il mondo attraverso princìpi come l’amicizia e la solidarietà. Il CIO mette gli atleti al centro del Movimento Olimpico e li supporta in ogni fase del loro viaggio. Siamo felici di collaborare con Airbnb per fornire agli atleti olimpici e paralimpici di tutto il mondo nuove e innovative possibilità di sostegno economico”, afferma Thomas Bach, Presidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO).

 

Il festival offrirà un’occasione senza precedenti per i fan di connettersi con gli atleti di oltre venti paesi, ma moltissime Esperienze Online daranno la possibilità anche di promuovere:

  • Opportunità economiche per gli atleti: mentre Esperienze Online sono state pensate come un modo per gli host di continuare a generare profitti durante la pandemia, le Esperienze Online Olimpiche e Paralimpiche rappresentano un nuova modalità pensata per dare agli atleti la possibilità di generare profitti – a conferma dell’impegno di Airbnb, del CIO e del CPI a sostegno degli atleti.
  • Resilienza nelle avversità: molti atleti condivideranno con gli ospiti la propria storia attraverso le Esperienze Online. Tra questi, Yusra Mardini, la nuotatrice siriana (membro dal 2016 della prima Squadra Olimpica dei Rifugiati del CIO) la cui storia è diventata famosa dopo che, insieme alla sorella, ha salvato venti persone durante il proprio viaggio dalla Siria verso un futuro migliore in Europa. Yusra ospiterà durante il Festival un workshop sul tema della resilienza. Oltre a lei, anche Tegla Loroupe, detentrice del record mondiale di atletica leggera e Chef de Mission della Squadra Olimpica dei Rifugiati del CIO, e il campione olimpico James Chiengjiek Nyang, che insieme accoglieranno virtualmente gli ospiti presso il Tegla Loroupe Training Centre in Kenya.
  • L’impeccabile ospitalità giapponese: insieme alle esperienze online Olimpiche e Paralimpiche pensate per celebrare Tokyo 2020, gli host del Giappone daranno la possibilità agli ospiti di tutto il mondo di viaggiare virtualmente ed esplorare la cultura e le tradizioni giapponesi. Attraverso una partnership con il Shibuya Tourism Board, gli host locali ospiteranno attività online uniche come un’esperienza alla scoperta dell’arte del tè, un tour sulla storia di Shibuya o una visita a Kyoto.
  • Sport e benessere della persona: per promuovere l’inclusione attraverso lo sport, Airbnb collabora localmente con associazioni sportive come LA84 Foundation, World YURU Sports Association, e art4sport Association, a cui dà la possibilità di prendere parte gratuitamente alle Esperienze del Festival.

 

“Gli atleti paralimpici sono maestri dell’innovazione, sempre in grado di trovare soluzioni creative alle sfide quotidiane che affrontano” sostiene Andrew Parsons, Presidente del Comitato Paralimpico Internazionale (IPC). “Il Festival delle Esperienze Online Olimpiche e Paralimpiche vuole celebrare questa tenacia e offre ai paralimpici una piattaforma dove condividere le proprie storie con il mondo, andando a generare inoltre una nuova forma di guadagno, particolarmente necessaria durante questi tempi difficili”.

Per maggiori informazioni sul Festival e sulle Esperienze prenotabili, visitare il sito airbnb.com/festival.

Tokyo 2020, programma confermato anche nel 2021. Si inizia con il softball, 1ª medaglia dal tiro a segno

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TokyoStesso calendario anche nel 2021. Il Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020 ha confermato lo stesso programma previsto per l’Olimpiade che si sarebbe dovuta svolgere quest’anno in Giappone e poi posticipata al prossimo anno a causa della pandemia dovuta al Covid-19.

 

Il Comitato Organizzatore, il CIO e il Comitato Paralimpico Internazionale, avevano concordato in aprile che, tenuto conto dell'impatto critico del programma su ogni aspetto della preparazione, ogni sessione della competizione 2021 sarebbe stata in linea di principio programmata come inizialmente previsto per il 2020. Ciò ha inciso sul programma che, salvo qualche adeguamento per alcuni eventi dovuto principalmente a motivi operativi, è stato confermato in blocco. Mentre i preparativi per i Giochi proseguono, Tokyo 2020 lavora per risolvere tutte le possibili criticità rimanenti, incluse quelle legate al periodo di utilizzo delle sedi di gara.


Le competizioni prenderanno il via al Fukushima Baseball Stadium con il softball alle ore 9 locali del 21 luglio 2021, due giorni prima della Cerimonia di Apertura.
I match preliminari di calcio inizieranno lo stesso giorno, con le fasi preliminari del canottaggio e i ranking round di tiro con l’arco che si terranno il 23 luglio, giorno dell’inizio ufficiale dell’evento a cinque cerchi.

 

La prima medaglia sarà assegnata nella carabina 10 metri aria compressa femminile, il giorno successivo (con la finale che prenderà il via alle ore 8:30 locali).
Sempre il 24 luglio saranno premiati altri sei sport: tiro con l’arco, la prova su strada di ciclismo, scherma, judo, taekwondo e sollevamento pesi, per un totale di 11 eventi medaglia.
Quel giorno prenderanno il via anche gli sport urbani, eccitante novità di Tokyo 2020, con il basket 3x3 maschile e femminile. Lo street skateboarding invece debutterà il 25 e il 26 luglio. A seguire, gli eventi del BMX Freestyle Park (31 luglio e il 1 agosto), lo skateboarding (park) in programma il 4 e 5 agosto e l'arrampicata sportiva dal 3 al 6 agosto.

 

I fan di tutto il mondo si concentreranno poi sul "Super Saturday" e il "Golden Sunday", il 31 luglio e il 1 agosto, giorni in cui si svolgeranno una serie entusiasmante di eventi medaglia. 21 medaglie saranno assegnate nel corso del Super Saturday, tra cui gli eventi che debuttano ai Giochi come il mixed team di judo, la staffetta mista di triathlon e il mixed team di trap, che contribuiranno a rendere Tokyo 2020 la prima Olimpiade della storia in cui sarà rispettata la parità di genere nel numero totale degli atleti. Nella stessa giornata si disputeranno i quarti di finale di calcio maschile, che si terranno in quattro venues differenti del Giappone. Il Golden Sunday, invece, assegnerà 25 medaglie d’oro, compresa quella dei 100 metri maschili di atletica, le finali maschili e femminili di ginnastica e la finale del singolo maschile di tennis. Il Golden Sunday sarà anche il giorno conclusivo della scherma e del nuoto, che ha in programma cinque finali.
La seconda parte dei Giochi che prenderà il via dal 30 luglio, vedrà invece le semifinali e le finali di lotta, karate e di altri eventi di squadra, così come gli eventi di atletica che si terranno allo Stadio Olimpico, la venue principale dei Giochi giapponesi.


Le finali di atletica si terranno in tutte le sessioni, ad eccezione del 30 e del 31 luglio in cui si svolgeranno soltanto al mattino. La staffetta 4x100 maschile e femminile si svolgerà invece la sera del 6 agosto.


Il secondo “Super Saturday” è in programma sabato 7 agosto, alla vigilia della Cerimonia di Chiusura e assicurerà non meno di 34 eventi da medaglia, il numero più alto assegnato in un giorno a Tokyo 2020. Tra questi: le finali di basket, calcio e pallavolo maschili, la maratona femminile, la finale del baseball, l’all-around individuale di ginnastica ritmica e la free routine a squadre di nuoto sincronizzato. Il giorno di chiusura, invece, comincerà con la maratona maschile in programma a Sapporo e si concluderà con la finale di pallanuoto maschile che prenderà il via alle 16:30.


La premiazione della maratona femminile si terrà, per la prima volta nella storia a cinque cerchi, nel corso della Cerimonia di chiusura, insieme a quella maschile, ribandendo la parità di genere tra atleti e rendendo questa edizione dei Giochi veramente memorabile.


Cerimonia di apertura con pochi partecipanti. L’Italia c’è ma senza il tricolore

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cerimonia apertura mosca 80Ore 16.00 di Mosca del 19 luglio 1980. I rintocchi dell’Orologio del Cremlino, nel silenzio dello Stadio Lenin, fanno da prologo alla cerimonia d’apertura dei Giochi della XXII Olimpiade. Lo spettacolo può iniziare, non solo per i 100.000 dell’impianto moscovita, ma anche per i milioni di telespettatori in mondovisione.

La regia di Yosiph Tumanov, coreografo del Teatro Bolscioi, è di quelle indimenticabili, con grandi effetti cromatici sia in campo che sulle tribune, una vera e propria innovazione stilistica che sarà ricordata a lungo e che vedrà il pubblico tra i protagonisti dello show.

 

L’ingresso delle Nazioni partecipanti, come da tradizione, vede sfilare per prima la Grecia e poi, a seguire, le altre 79, in ordine di apparizione secondo l’alfabeto cirillico, con i padroni di casa a chiudere il corteo.Oltre 5000 atleti in rappresentanza di 80 Paesi, il numero più basso di partecipanti, però, dai Giochi Olimpici di Melbourne 1956. Uno dei capitoli più tristi della storia olimpica, già ferita dall’attentato di Monaco del 1972. Ma come si arrivò a tutto questo?

 

Retrodatando l’orologio della Torre Spasskaja al 27 dicembre 1979, quando l’URSS invase l’Afghanistan, rovesciando, di fatto, il regime di Hafizullah Amin. Gli Stati Uniti reagirono e lo sport, suo malgrado, venne coinvolto nella vicenda, con la relativa richiesta al CIO di negare l’organizzazione dei Giochi Olimpici allo Stato invasore. Nel marzo del 1980 la situazione precipitò.

 

Il presidente del Comitato Olimpico, Lord Michael Morris Killanin, cercò una mediazione, ma non ci fu modo di trovare un accordo. Il 21 marzo del 1980, il presidente Jimmy Carter annunciò ad una delegazione di atleti presenti alla Casa Bianca che gli Stati Uniti non avrebbero partecipato all’Olimpiade russa. Il Comitato Olimpico statunitense, l’USOC, che fino a quel momento aveva sostenuto la partecipazione, in una drammatica seduta del 12 aprile 1980, ratificò la decisione del presidente. E il boicottaggio divenne realtà.

 

Sessantacinque Paesi, tra cui Canada, Giappone, Germania Ovest, il blocco arabo e la Cina, appena rientrata nel CIO, decisero di non partecipare. Il Governo italiano si mostrò solidale con gli alleati statunitensi dichiarando il “no ai Giochi”, ma il CONI, guidato da Franco Carraro, avvalendosi della propria autonomia autorizzò la partecipazione dei propri atleti ma senza la presenza dei tesserati delle Forze Armate. La squadra azzurra, composta da 242 uomini e 47 donne, sfilò, quindi, sotto la bandiera olimpica.

 

Lo sport, con i suoi valori, avrebbe lenito - secondo alcuni - le ferite che la politica gli aveva inferto e quell’ultimo tedoforo sembrava il simbolo di una nuova ripartenza. L’accensione del tripode da parte del cestista Sergej Belov - primo giocatore non americano ad essere inserito nella Hall of Fame, ma soprattutto oro olimpico a Monaco 1972 - rappresentò proprio quello spartiacque. Il discorso di apertura del Presidente del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS, Leonid Brezhnev, lasciò la parola allo sport, lo spettacolo atteso da tutti, dopo mesi di agonia. Pierre de Coubertin diceva che “i Giochi Olimpici sono la celebrazione quadriennale della primavera dell’umanità”.  E così fu!

 

Le medaglie degli azzurri ai Giochi di Mosca 1980:

Pietro Mennea Oro - Atletica: 200 m

Pietro Mennea, Stefano Malinverni, Mauro Zuliani, Roberto Tozzi Bronzo – Atletica: staffetta 4 x 400 m

Giancarlo Ferrari Bronzo - Tiro con l'arco: individuale

Franco Cagnotto Bronzo – Tuffi: Trampolino 3 m

Giorgio Gorla, Alfio Peraboni Bronzo – Vela: classe Star

Euro Federico Roman, Anna Casagrande, Mauro Roman, Marina Sciocchetti Argento - Sport Equestri: Completo a squadre

Michele Maffei, Mario Aldo Montano , Ferdinando Meglio, Giovanni Scalzo, Marco Romano Argento – Scherma: Sciabola a squadre

Maurizio Damilano Oro – Atletica: Marcia 20 Km

Sara Simeoni Oro – Atletica: Salto in alto

Ezio Gamba Oro – Judo: 71 Kg

Claudio Pollio Oro - Lotta libera: 48 Kg

Patrizio Oliva Oro – Pugilato: 63,5 Kg

Euro Federico Roman Oro - Sport Equestri: Completo individuale

Luciano Giovannetti Oro - Tiro a Volo: Fossa olimpica

Marco Bonamico, Roberto Brunamonti, Fabrizio Della Fiori, Pietro Generali, Enrico Gilardi, Pierluigi Marzorati, Dino Meneghin, Romeo Sacchetti, Marco Solfrini, Michael Sylvester, Renzo Vecchiato , Renato Villalta

Argento - Pallacanestro

Coppa del Mondo, chiusa la stagione 2019-2020. Foconi re del fioretto per il 3° anno consecutivo

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Alessio Foconi podio TOKYOLa scherma italiana festeggia, grazie ad Alessio Foconi, la conquista della Coppa del Mondo di fioretto maschile.
L'ufficializzazione è giunta direttamente dalla Federazione Internazionale di Scherma che ha sancito la conclusione della stagione 2019-2020, definendo così le classifiche stagionali di Coppa del Mondo per singola specialità.

 

Alle sette Coppe del Mondo stagionali conquistate in ambito under20, la scherma azzurra aggiunge l'ottava: quella portata in dote dallo schermidore ternano che si aggiudica la vetta del ranking di fioretto maschile con un bottino di 210 punti. L'azzurro (foto FIS), in forza all'Aeronautica Militare, mette così in bacheca la terza Coppa del Mondo di specialità, conquistata in maniera consecutiva dal 2018 ad oggi, eguagliando - per successi consecutivi - l'altro italiano e compagno di Nazionale, Andrea Cassarà.


Foconi, campione del Mondo a Wuxi2018, per la circolarità dei punteggi che determinano i ranking, ha potuto contare sull'ammontare di punti che hanno tenuto conto dei risultati maturati nel corso della stagione 2019-2020 e di quanto ottenuto ai Campionati Europei Dusseldorf2019 e dei Campionati del Mondo Budapest2019.

 

Quarto posto nel ranking dei fiorettisti per Andrea Cassarà, mentre Daniele Garozzo ha concluso la sua stagione in sesta posizione.

 

L'Italia ha complessivamente ben figurato in tutte le classifiche di specialità.
E' il caso del fioretto femminile, dove a vincere è stata la russa Inna Deriglazova, seguita dal terzetto azzurro composto da Alice Volpi, Elisa Di Francisca ed Arianna Errigo, rispettivamente al secondo, terzo e quarto posto nel ranking.

 

Podio stagionale sfiorato invece nella sciabola maschile, dove Luca Curatoli conclude al quarto posto, mentre nella spada maschile ed in quella femminile, i colori azzurri occupano la quinta piazza rispettivamente con Andrea Santarelli e Mara Navarria.
Nella sciabola femminile, invece, il miglior piazzamento azzurro è stato il diciottesimo posto di Irene Vecchi.

 

Nelle classifiche a squadre, l'Italia non è scesa sotto al quinto posto. Nel fioretto femminile, le azzurre hanno concluso al secondo posto. Terzo posto conclusivo invece per le squadre italiane di fioretto maschile, spada maschile, sciabola maschile e sciabola femminile, mentre nella spada femminile l'Italia ha concluso al quarto posto.

 

FIORETTO MASCHILE
1. Alessio FOCONI - ITA - pt. 210
2. Enzo Lefort - Fra - PT. 174
3. Gerek Meinhardt - Usa - pt. 156
4. Andrea CASSARA' - ITA - pt. 154
5. Alexander Massialas - Usa - pt. 152
6. Daniele GAROZZO - ITA - pt. 133
7. Nick Itkin - Usa - pt. 126
8. Race Imboden - Usa - pt. 122
9. Alexey Cheremisinov - Rus - pt. 122
10. Julien Mertine - Fra - pt. 119
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24. Tommaso MARINI - ITA - pt 78
29. Giorgio AVOLA - ITA - pt. 64

FIORETTO FEMMINILE
1. Inna Deriglazova - Rus - pt. 309
2. Alice VOLPI - ITA - pt. 200
3. Elisa DI FRANCiSCA - ITA - pt. 197
4. Arianna ERRIGO - ITA - pt. 180
5. Lee Kiefer - Usa - pt. 179
6. Ysaora Thibus - Fra - pt. 172
7. Yuka Ueno - Jpn - pt. 127
8. Hee Sook Jeon - Kor - pt. 124
9. Adelina Zagidullina - Rus - pt. 111
10. Sera Azuma - Jpn - pt. 107
...
18. Martina BATINI - ITA - pt. 83
19. Francesca PALUMBO - ITA - pt. 76
23. Erica CIPRESSA - ITA - pt. 63
29. Camilla MANCINI - ITA - pt. 52

 

SPADA MASCHILE
1. Sergey Bida - Rus - pt. 205
2. Masaru Yamada - Jpn - pt. 164
3. Gergley Siklosi - Hun - pt. 162
4. Igor Reizlin - Ukr - pt. 156
5. Andrea SANTARELLI - ITA - pt. 147
6. Yannick Borel - Fra - pt. 140
7. Bas Verwijlen - Ned - pt. 122
8. Sangyoung Park - Kor - pt. 112
9. Kazuyasu Minobe - Jpn - pt 111
10. Ruben Limardo Gascon - Ven - pt. 108
...
13. Gabriele CIMINI - ITA - pt. 88
27. Enrico GAROZZO - ITA - pt. 57.250

 

SPADA FEMMINILE
1. Ana Maria Popescu - Rou - pt. 176
2. Nathalie Moellhausen - Bra - pt. 157
3. Yiewn Sun - Chn - pt. 149
4. Injeong Choi - Kor - pt. 140
5. Mara NAVARRIA - ITA - pt. 140
6. Sheng Lin - Chn - pt. 139
7. Man Wan Vivian Kong - Hkg - pt. 134
8. Coraline Vitalis - Fra - pt. 112
9. Young Mi Kang - Kor - pt. 111
10. Olena Kryvytska - Ukr - pt. 107

 

SCIABOLA MASCHILE
1. Oh Sanguk - Kor - pt. 263
2. Max Hartung - Ger - pt. 203
3. Eli Dershwitz - Usa - pt. 197
4. Luca CURATOLI - ITA - pt. 180
5. Aron Szilagyi - Hun - pt. 172
6. Bolade Apithy - Fra - pt. 164
7. Sandro Bazadze - Geo - pt. 131
8. Kamil Ibragimov - Rus - pt. 131
9. Gu Bongil - Kor - pt. 129
10. Veniamin Reshetnikov - Rus - pt. 128
...
11. Luigi SAMELE - ITA - pt. 122
22. Enrico BERRE' - ITA - pt. 69
29. Aldo MONTANO - ITA - pt. 53

 

SCIABOLA FEMMINILE
1. Olga Kharlan - Ukr - pt. 297
2. Sofya Velikaya - Rus - pt. 208
3. Manon Brunet - Fra - pt. 187
4. Anne-Elizabeth Stone - Usa - pt. 136
5. Olga Nikitina - Rus - pt. 136
6. Yaqi Shao - Chn - pt. 135
7. Jiyeon Kim - Kor - pt. 133
8. Jiarui Qian - Chn - pt. 124
9. Mariel Zagunis - Usa - pt. 121
10. Bianca Pascu - Rou - pt. 118
...
18. Irene VECCHI - pt. 82
21. Rossella GREGORIO - pt. 74
22. Martina CRISCIO - pt. 67

 

FIORETTO MASCHILE | SQUADRA
1. Usa - pt. 448
2. Francia - pt. 344
3. ITALIA - pt. 280
4. Russia - pt. 268
5. Hong Kong - pt. 262
6. Corea del Sud - pt. 250
7. Giappone - pt. 228
8. Egitto - pt. 213
9. Cina - pt. 211
10. Germania - pt. 203

 

FIORETTO FEMMINILE | SQUADRA
1. Russia - pt. 436
2. ITALIA - pt. 364
3. Francia - pt. 308
4. Usa - pt. 304
5. Giappone - pt. 258
6. Canada - pt. 219
7. Ungheria - pt. 204
8. Corea del Sud - pt. 203
9. Polonia - pt. 202
10. Cina - pt. 199

 

SPADA MASCHILE | SQUADRA
1. Francia - pt. 355
2. Svizzera - pt. 294
3. ITALIA - pt. 276
4. Giappone - pt. 262
5. Corea del Sud - pt. 257
6. Ucraina - pt. 254
7. Russia - pt. 245
8. Cina - pt. 242
9. Ungheria - pt. 230
10. Usa - pt. 194

 

SPADA FEMMINILE | SQUADRA
1. Cina - pt. 340
2. Russia - pt. 308
3. Polonia - pt. 304
4. ITALIA - pt. 294
5. Usa - pt. 288
6. Corea del Sud - pt. 259
7. Estonia - pt. 252
8. Germania - pt. 215
9. Ucraina - pt. 213
10. Francia - pt. 205

 

SCIABOLA MASCHILE | SQUADRA
1. Corea del Sud - pt. 436
2. Ungheria - pt. 332
3. ITALIA - pt. 316
4. Germania - pt. 284
5. Russia - pt. 242
6. Francia - pt. 240
7. Iran - pt. 234
8. Usa - pt. 217
9. Romania - pt. 187
10. Egitto - pt. 186

 

SCIABOLA FEMMINILE | SQUADRA
1. Russia - pt. 402
2. Francia - pt. 336
3. ITALIA - pt. 296
4. Corea del Sud - pt. 286
5. Ungheria - pt. 269
6. Ucraina - pt. 244
7 Usa - pt. 243
8. Cina - pt. 226
9. Polonia - pt. 200
10. Giappone - pt. 198

 

Gli Educamp toccano quota 200. A livello nazionale guida la Liguria con 42 realtà coinvolte

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educamp foto mezzelani gmt021 20200706 1211682953Gli Educamp toccano quota 200. E' forte l'adesione a livello nazionale ai centri sportivi multidisciplinari targati CONI e, declinati sul territorio, tramite un format collaudato con lo scopo di supportare gli Organismi Sportivi, le associazioni e la società dilettantistiche in questo difficile momento di ripresa dell’attività post Covid-19.

Rivolti ai giovani dai 6 ai 14 anni, gli Educamp CONI si caratterizzano per un percorso multidisciplinare volto ad ampliare il bagaglio motorio degli iscritti con l’obiettivo di aiutare i piccoli atleti a creare le premesse per diventare i campioni di domani. Il progetto dei Centri estivi sportivi del Comitato Olimpico Nazionale Italiano è stato inoltre attualizzato a seguito dell'emergenza coronavirus e rispetta le Linee Guida Nazionali che riguardano la tutela della salute e il contenimento del contagio.

Grazie alla sinergia con i Comitati Regionali CONI, Regioni ed Enti Locali è stato quindi possibile dar vita ad un progetto su scala nazionale che ha permesso, ad oggi, l’attivazione di 200 sedi Educamp CONI in 17 diverse regioni. La Liguria, con 42 realtà coinvolte, è quella con la più ampia offerta seguita da Veneto (30) e Sicilia (24).



Novità dell’edizione 2020 è anche l’Educamp in corso presso il Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti, organizzato dal Comitato Regionale CONI Lazio con il supporto della Preparazione Olimpica e dell’Istituto di Scienza dello Sport del CONI. Durante le giornate all’Acqua Acetosa i giovani possono accedere a un luogo "sacro" dello sport e praticare scherma, rugby, calcio, hockey, pallacanestro, taekwondo, baseball/softball, ginnastica e triathlon (foto Mezzelani - GMT Sport).


Il programma settimanale prevede inoltre la possibilità di interagire con gli atleti che hanno scritto pagine indelebili dello sport italiano. Nelle prime due settimane sono stati ospiti all’Acqua Acetosa Marta Pagnini, bronzo nella ginnastica ritmica a Londra 2012, Raffaella Masciadri, storica capitana dell’Italbasket e Presidente della Commissione Nazionale Atleti CONI, Marco Di Costanzo, canottiere medaglia di bronzo nel due senza a Rio 2016, e Orazio Arancio, rugbista azzurro con due partecipazioni mondiali e Presidente della Commissione Nazionale Tecnici CONI. 


Nei prossimi appuntamenti al Giulio Onesti verranno invece coinvolti  Valerio Aspromonte, oro nel fioretto a squadre a Londra 2012, e Valentina Marchei, azzurra del pattinaggio che ha rappresentato l’Italia ai Giochi Olimpici Invernali di Sochi 2014 e PyeongChang 2018.

Le iscrizioni all’Educamp di Roma possono essere presentate attraverso l’area riservata areaeducamp.coni.it.

 

Anche il Centro sportivo estivo che si svolge al Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti può essere frequentato usufruendo del voucher che le famiglie della Regione Lazio hanno ottenuto grazie al “Piano regionale per l’infanzia, l’adolescenza e le famiglie 2020”. L'edizione romana, nell'ambito del 'programma di promozione sportiva inerente allo sport di cittadinanza e all’inclusione sociale’ dettato dal protocollo d’intesa fra Regione Lazio e CONI, favorisce inoltre l’iscrizione gratuita, senza alcun onere economico, dei ragazzi ospitati delle case famiglia della città di Roma e si sviluppa con il coinvolgimento dell’Assessorato Politiche Sociali, Welfare ed Enti Locali.


A 2026 giorni dall'apertura dei Giochi, primo CdA dopo il lockdown

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milanocortina2026cda1bA 2026 giorni dalla cerimonia di apertura dell’Olimpiade invernale Milano Cortina 2026, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione che organizza i Giochi si è riunito nell’iconica sede milanese del Pirellone per due giorni di lavori sotto la guida del Presidente Giovanni Malagò. Durante la sessione di ieri e ancora questa mattina, il management guidato dall’Amministratore Delegato Vincenzo Novari ha fornito ai consiglieri un’informazione ampia e dettagliata sull’andamento del progetto Olimpico e Paralimpico, che è proseguito senza ritardi anche durante il lockdown, e sulle linee di sviluppo per il futuro.

 

“Siamo ottimisti, positivi e propositivi”, ha dichiarato il Presidente Malagò. “C’è grande curiosità e interesse verso questa Olimpiade perché con la doppia candidatura di Milano e Cortina abbiamo aperto una nuova era: decolla concretamente il progetto di un grande evento innovativo, carico di energia sul piano sportivo e leggero dal punto di vista economico e strutturale. Costruire meno, costruire meglio e lasciare una legacy per il futuro, questi sono dei punti fermi. Una visione a cui tutti i consiglieri, sia i rappresentanti dei territori e delle istituzioni che quelli dello sport, in questa due giorni hanno contribuito con spirito positivo”.

 

Milano Cortina 2026 è la prima Olimpiade invernale che muove dal rispetto dell’Agenda 2020 del Comitato Internazionale Olimpico e della New Norm, la riforma del 2018 che mira a rendere i Giochi Olimpici e Paralimpici un grande evento sostenibile, flessibile ed efficiente, sia sotto il profilo operativo che finanziario, creando al contempo più valore per le città ospitanti nell’immediato e nel lungo termine.

 

“Sarà un’Olimpiade corale. Vogliamo che Milano-Cortina 2026 non siano solo i Giochi di Milano o di Cortina, ma di tutta l’Italia”, ha sottolineato l’ad Vincenzo Novari. “E’ un’occasione unica di sviluppo per un Paese che deve ripartire: per questo il nostro lavoro inizia subito e lascerà un’eredità positiva ben oltre il 2026. Il progetto che abbiamo elaborato e che il Consiglio sposa integralmente, coniuga l’eccellenza sportiva e l’efficienza economica, i due criteri che guideranno tutte le nostre scelte. L’obiettivo, con il concorso del CIO, del mondo Paralimpico, delle Federazioni sportive e dei rappresentanti dei Territori, è realizzare un’edizione indimenticabile dei Giochi. La prima che, per quanto riguarda l’operatività dell’evento, non utilizzerà un euro di denaro pubblico, lasciando un’impronta leggera e positiva del proprio passaggio”.

 

Al termine della due giorni – un’occasione anche per fare il punto anche sui progetti e gli eventi che accompagneranno i Giochi sul territorio - il CDA della Fondazione ha approvato all’unanimità la relazione del Presidente e, a maggioranza, alcune modifiche statutarie di natura tecnica, e ascoltato la relazione del Project Director, Diana Bianchedi. Al CDA, che ha già programmato la sua prossima riunione entro fine ottobre, erano presenti - oltre al Presidente Malagò e all’AD Novari - il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, le Federazioni, i consiglieri di area sportiva e quelli in rappresentanza del Governo e dei Territori che ospiteranno i Giochi (Regione Lombardia, Regione Veneto, Comune di Milano, Comune di Cortina d’Ampezzo, Provincia autonoma di Bolzano e Provincia autonoma di Trento).

Presente anche Piers Jones, Head of Games Delivery del CIO: “Lavoriamo in stretta sinergia con il Comitato Organizzatore. Un’Olimpiade è la più grande sfida che un Paese possa affrontare in tempo di pace. Una straordinaria occasione per il movimento sportivo e per l’Italia intera. Il CIO apprezza molto il lavoro fin qui svolto ed è a fianco della Fondazione perché Milano Cortina 2026 sia un esempio per tutti i prossimi Giochi ”.

Giovannetti è il primo azzurro a vincere l’oro. Sale il tricolore ma è un errore

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giovannetti 1Un cappellino che vola in cielo, un urlo di liberazione e la gioia che pervade lo sguardo dopo tre giorni di tensioni ed adrenalina allo stato puro. Luciano Giovannetti conquista la prima medaglia d’oro azzurra ai Giochi Olimpici di Mosca 1980 confermando la “regola dell’otto” nella fossa olimpica. Una tradizione iniziata da Galliano Rossini a Melbourne 1956, proseguita con Ennio Mattarelli a Tokyo 1964 ed Angelo Scalzone a Monaco 1972 e resa indimenticabile dalla prova superlativa dell’estroso 34enne di Bottegone nella XXII Olimpiade moderna.

 

Un cacciatore prestato al tiro, amava definirsi. Nel periodo di chiusura della stagione della caccia, infatti, si cimentò con le gare dimostrando di avere i numeri per poter competere. Una storia di passione e di talento, che lo vide emergere, a soli vent’anni, con la vittoria del Gran Premio Industrie di Piombino. Negli anni successivi fece incetta di titoli europei e mondiali, ma il grande sogno, come per tutti gli sportivi, era quello di conquistare il titolo olimpico.

 

A Mosca di presentò da outsider, i grandi favoriti erano il tedesco dell’est, Jörg Damme e il cecoslovacco Josef Hojny. Giovannetti, alla sua prima Olimpiade, voleva dimostrare di giocarsela con i più forti, che malgrado il boicottaggio, erano tutti ai nastri di partenza. Le gare ebbero inizio domenica 20 luglio, si sparava da cinque posizioni diverse su bersagli imprevedibili: 34 tiratori alla ricerca delle ambite medaglie. Nel bosco di betulle che avvolgeva il Mytischtschi, campo di tiro della Dynamo Mosca, l’azzurro si presentò dopo una notte insonne, causata da un’improvvisa infiammazione ad un dente. Una vigilia complicata, che ne poteva minare la concentrazione, ma che Giovannetti superò brillantemente con un esordio quasi perfetto: un solo errore nella prima serie da 75 colpi.

 

Il giorno successivo, in cui pioggia e sole facevano a gara nel dominare il cielo moscovita, fu protagonista di una prestazione magistrale: 75/75. Un risultato che gli valse il primo posto, con 149/150, davanti proprio a Damme e Hojny, appaiati a 148/150. A seguire i russi Yambulatov (147) e Asanov (146), lo spagnolo Vallduvi (145) e il compagno di squadra Silvano Basagni (145), già bronzo a Monaco 1972. Nella terza e decisiva giornata, martedì 22 luglio, erano in programma due serie da 25 piattelli.

 

Nella prima mise a segno un fenomenale 25/25, mentre, nella seconda, sbagliò il 17° piattello, chiudendo con 24/25. In tribuna il Presidente del CONI, Franco Carraro, il Capo Missione Mario Pescante e il Presidente della FIGC, Artemio Franchi, con una trentina di tifosi italiani, trattenevano il fiato. Dai campi adiacenti, però, arrivavano notizie confortanti: Damme e Hojny non andarono a bersaglio per ben due volte. Giovannetti non lo sapeva e continuò la sua marcia trionfale laureandosi campione olimpico con il punteggio di 198/200, davanti a Yambulatov e Damme, costretti poi allo spareggio per la piazza d’onore. Settimo Basagni con 194/200.

 

Era l’apoteosi e quel cappellino sbiadito, ma portafortuna, poteva essere lanciato in aria! Nel suo paese d’origine, in provincia di Pistoia, le campane della Chiesa di San Michele Arcangelo suonarono a festa. A pochi chilometri da Mosca, invece, nel corso della premiazione, si rischiò l’incidente diplomatico. Alcuni tifosi italiani convinsero l’addetto al cerimoniale ad issare il tricolore, che venne subito ammainato in fretta e furia, perché l’Italia, a causa del boicottaggio, gareggiava sotto la bandiera del CIO. L’Inno di Mameli, però, si alzò dalle tribune, dove un gruppo di tifosi cantò a squarcia gola, rendendo indimenticabile una giornata da incorniciare per lo sport italiano.

 

 

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